In questa pagina viene messo a disposizione un fac simile richiesta adeguamento prezzi da utilizzare come esempio.
Cos’è richiesta adeguamento prezzi e a cosa serve
La revisione dei prezzi nei contratti di appalto con la pubblica amministrazione era originariamente regolamentata dall’art. 115 del precedente Codice Appalti. Questa disposizione stabiliva che ogni contratto di durata periodica o continuativa, relativo a servizi o forniture, dovesse includere una clausola per la revisione periodica dei prezzi, basata su un’analisi condotta dai responsabili dell’acquisizione, utilizzando i dati specificati nell’articolo 7, commi 4, lettera c) e 5. Questa normativa assicurava agli imprenditori il diritto di rivedere e aggiornare annualmente i prezzi pattuiti, anche in assenza di una clausola specifica nel contratto.
È importante notare che questa norma si applica esclusivamente ai contratti stipulati in seguito a gare d’appalto indette prima del 18 aprile 2016, data di entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, che ha limitato significativamente l’ambito di applicazione della revisione prezzi.
Nonostante l’abrogazione di questa disposizione, è rilevante sottolineare che le imprese che hanno firmato contratti con la pubblica amministrazione in base a gare bandite prima di tale data possono ancora richiedere l’aggiornamento dei prezzi secondo l’indice ISTAT. Per avvalersi di questa opportunità, è necessario presentare una richiesta formale al responsabile dell’acquisto di beni e servizi, che procederà a una rivalutazione del prezzo basata sull’indice ISTAT o, in mancanza, sull’indice FOI per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Va sottolineato che la revisione prezzi è considerata un obbligo imperativo dalla giurisprudenza, applicabile anche in assenza di una clausola specifica nel contratto o di fronte a clausole contrarie. La mancanza di tale clausola comporta l’integrazione automatica del contratto con un meccanismo di revisione dei prezzi, conformemente ai principi del codice civile.
La richiesta di revisione può essere avanzata dopo il secondo anno dalla stipula del contratto e deve essere esercitata entro un termine di prescrizione quinquennale. Questo meccanismo offre alle imprese la possibilità di ottenere un adeguamento dei prezzi anche a distanza di anni.
Una volta presentata la richiesta, l’amministrazione ha 30 giorni per rispondere e riconoscere la revisione del contratto. In caso di mancata risposta, è possibile rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale per far valere il proprio diritto alla revisione.
Fac simile richiesta adeguamento prezzi
Di seguito mettiamo a disposizione un fac simile richiesta adeguamento prezzi generico.
ISTANZA DI ATTIVAZIONE CLAUSOLA REVISIONALE
ex art. 106, comma 1, lett a), D.lgs. 50/2016
Spett.le
Committente
………………………
c.a.: Il Responsabile del Procedimento
………………………………….
Il Direttore dei Lavori
…………………………………
e p.c.: Collegio Consultivo Tecnico
(ove nominato)
Oggetto: Lavori di ………………….. CIG ………….. CUP ………….. – Istanza di revisione dei prezzi dovuta all’imprevisto ed imprevedibile aumento eccezionale del costo delle materie prime
La scrivente Impresa …………………., con sede legale in …………………, nella persona del Legale Rappresentante, ………………………, in qualità di affidataria1 del contratto di appalto avente ad oggetto l’affidamento di ……………………., stipulato con codesta spettabile amministrazione in data……(repertorio n….), per un importo complessivo di euro………., con la presente, rappresenta quanto segue.
RILEVATO CHE
Sono in atto pregiudizievoli fenomeni inflattivi e difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, che stanno producendo straordinari incrementi dei prezzi di acquisto praticati dalle aziende fornitrici, nazionali ed estere.
In particolare, a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno, si registra un significativo mutamento delle condizioni di mercato riguardanti l’acciaio, il cemento, i prodotti petroliferi, il rame, i materiali plastici e i loro derivati, con una vertiginosa impennata dei relativi costi che sta determinando un’alterazione dell’equilibrio contrattuale, con grave pregiudizio economico per l’appaltatore;
A titolo meramente esemplificativo, si riportano alcune variazioni di prezzo ad oggi registrate per alcuni materiali, fermo restando che i dati sono in continua evoluzione e, pertanto, ci si riserva di fornire ulteriori aggiornamenti, anche in relazione ad altri materiali:
………
CONSIDERATO CHE
L’articolo 106, comma 1, lett. a), del Codice degli Appalti Pubblici (D.lgs. 50/2016), prevede la possibilità di prevedere una clausola di revisione dei prezzi, a tenore della quale “Per i contratti relativi ai lavori, le variazioni di prezzo in aumento o in diminuzione possono essere valutate, sulla base dei prezzari di cui all’articolo 23, comma 7, solo per l’eccedenza rispetto al dieci per cento rispetto al prezzo originario e comunque in misura pari alla metà”.
In attuazione di tale disposizione, il contratto in oggetto prevede tale clausola all’art …., a tenore del quale “…….”;
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO,
si chiede,
con la presente, il pagamento dei maggiori costi sopportati dall’impresa scrivente per effetto delle variazioni dei prezzi in aumento, come risultante dalla documentazione giustificativa all’uopo prodotta, nella misura prevista dalla clausola contrattuale sopra citata.
Con l’auspicio di un positivo riscontro alla presente, nel reciproco interesse all’esecuzione equilibrata e puntuale del contratto, confidiamo nel tempestivo accoglimento della presente istanza.
A tale fine, si allegano i seguenti documenti…2
1) ….………………..
2) ……………………
Cordiali saluti
Firma
Data …………………
Luca Vagnoli è un appassionato di comunicazione che si dedica alla pubblicazione di guide e consigli su come scrivere lettere e documenti efficaci.
Le sue guide sono molto apprezzate per la loro chiarezza e semplicità, e sono utili sia per chi si trova alle prime armi con la scrittura, sia per chi vuole migliorare le proprie abilità.